Sono ufficialmente partite le riprese di «Ritorno a Buenos Aires», il nuovo progetto cinematografico firmato da Marco Bechis, regista che negli anni ha raccontato con sguardo rigoroso e personale alcune delle pagine più complesse della storia latinoamericana. Il film segna il ritorno dietro la macchina da presa dell’autore di Garage Olimpo, Hijos/Figli e Alambrado.
Al centro della narrazione c’è Mariano Guerra, interpretato da Adriano Giannini: un uomo costretto a fare ritorno in Argentina per offrire la propria testimonianza in un processo contro i militari responsabili del suo sequestro e delle torture subite durante la dittatura. Un viaggio che non ha i toni dell’eroismo, ma quelli più intimi di un confronto con il passato e con la parte più oscura di sé.
Al suo fianco, un cast internazionale composto da Ana Celentano, Vero Gerez, Olivia Nuss, Adrián Fondari, Marcelo Chaparro e dalla brasiliana Paula Cohen.
Il film è girato tra Porto Alegre, in Brasile, e Torino, grazie anche al supporto della Film Commission Torino Piemonte.
Sul piano tecnico, il progetto vede la collaborazione del direttore della fotografia Fabrizio La Palombara e del montatore Jacopo Quadri, professionisti abitualmente legati al cinema d’autore italiano e internazionale.
«Ritorno a Buenos Aires» nasce come coproduzione internazionale Italia–Brasile.
Per l’Italia partecipano Fandango (Domenico Procacci e Laura Paolucci), 39Films (Alfredo Federico e Simona Banchi), Karta Film (Marco Bechis) con il sostegno di Rai Cinema.
Per il Brasile sono coinvolte 34 Filmes con Patrick de Jongh, Cibele Amaral e André Ristum.
La lavorazione proseguirà nei prossimi mesi e la post-produzione sarà completata entro il primo trimestre del 2026, anno che segna anche il cinquantesimo anniversario dell’inizio della dittatura militare argentina, un contesto storico che il film affronta in modo diretto e profondamente umano.
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