
Sono iniziate in Sicilia le riprese della miniserie televisiva «Il giudice e i suoi assassini», diretta da Michele Placido e destinata a Rai 1. Si tratta del primo progetto di fiction per la Rai firmato alla regia da Placido, che ne ha curato anche la sceneggiatura insieme ad Angelo Pasquini e Fidel Signorile.
La produzione è una coproduzione Rai Fiction – Goldenart Production, prodotta da Federica Luna Vincenti, con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo – Sicilia Film Commission.
La miniserie racconta la storia vera di Rosario Livatino, giovane magistrato di Agrigento che negli anni Ottanta si oppose con coraggio al potere mafioso, sacrificando la propria vita per difendere i principi di legalità e giustizia. Livatino fu assassinato il 21 settembre 1990 lungo la statale 640, vittima di un agguato mafioso. Beatificato nel 2021, è ricordato come il primo magistrato nella storia a essere dichiarato Beato dalla Chiesa cattolica.
Nel ruolo del protagonista troviamo Giuseppe De Domenico, affiancato da Leonardo Maltese, Nino Frassica, Michela De Rossi, Brenno Placido, Ninni Bruschetta, Francesco Benigno e altri interpreti di rilievo del panorama italiano.
Seguendo la tradizione del grande cinema civile di autori come Francesco Rosi, Pietro Germi e Mario Monicelli, la serie esplora non solo la figura luminosa del magistrato, ma anche il volto oscuro dei suoi assassini, in un racconto che intreccia dramma umano, memoria storica e tensione civile.
Le riprese proseguiranno per dieci settimane, toccando Naro, Canicattì, Palma di Montechiaro, Favara, Agrigento e Roma. Le location scelte sono quelle reali della vita e del martirio di Livatino, tra cui il Palazzo di Giustizia di Agrigento e la statale 640, scenario dell’attentato. L’obiettivo è restituire l’autenticità dei luoghi e il profondo legame tra il giudice e la sua terra, la Sicilia.
“Dopo tanti anni torno a lavorare per Rai Fiction, per la prima volta da regista – spiega Michele Placido – con una storia che rappresenta una pagina fondamentale del nostro Paese. Livatino era un uomo delle istituzioni e un modello di integrità morale. Raccontare la sua vita significa celebrare il coraggio, la fede e la dedizione alla giustizia. La sua memoria ci ricorda l’importanza di un impegno costante per un’Italia libera da mafia e corruzione”.
Placido conclude sottolineando l’orgoglio di realizzare per la Rai un progetto “di valore universale”, capace di trasmettere anche al pubblico internazionale i valori di coraggio, giustizia e fede che hanno ispirato la vita e l’eredità morale di Rosario Livatino.
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