Al via la settima edizione di AmiCorti: “Un festival che dà voce al cinema dell’anima”

AmiCorti 2025 prende il via a Roccaraso con proiezioni, incontri e premi ai grandi del cinema sociale. Il festival si concluderà il 28 giugno con la cerimonia finale.

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AmiCorti International Film Festival
AmiCorti International Film Festival

Roccaraso (L’Aquila), 23 giugno 2025 – Ha preso ufficialmente il via la settima edizione di AmiCorti International Film Festival, la rassegna cinematografica che nel corso degli anni si è affermata come uno dei principali punti di riferimento per il cinema indipendente e d’autore a livello internazionale. Fino al 28 giugno, le sale dell’Auditorium e del Cinema Roma di Roccaraso ospiteranno proiezioni, incontri, masterclass e cerimonie dedicate a un cinema che mette al centro l’essere umano, le sue fragilità, la sua complessità e la sua forza.

«AmiCorti non è solo un festival – ha dichiarato la direttrice artistica Ntrita Rossi – è un atto d’amore verso il cinema che racconta l’umanità in tutte le sue sfumature». Un messaggio chiaro che si traduce in una selezione ricca e variegata di opere, suddivise in sei categorie in concorso: cortometraggi, lungometraggi, animazione, videomusica, documentari e opere a tema sociale, con un’attenzione particolare ai temi dell’Agenda 2030.

Ken Loach, Paul Haggis e Evgeny Afineevsky: tre premi alla carriera

Ken Loach, Paul Haggis e Evgeny Afineevsky: tre premi alla carrieraFiore all’occhiello di questa edizione è l’omaggio al maestro Ken Loach, a cui è dedicata l’intera manifestazione. Il regista britannico, simbolo del cinema sociale e della denuncia, riceverà il Premio alla Carriera nel corso della cerimonia finale del 28 giugno, insieme al due volte Premio Oscar Paul E. Haggis. Il riconoscimento a Evgeny Afineevsky, regista nominato all’Oscar per “Winter on Fire”, è stato invece consegnato durante la giornata inaugurale, a suggello della centralità del cinema come testimonianza e denuncia dei conflitti contemporanei.

Il regista russo-americano sarà protagonista anche di una masterclass il 26 giugno, incentrata sul conflitto in Ucraina, con la proiezione del suo documentario “Freedom on Fire”. Un evento che, come sottolineato dalla Rossi, «restituisce voce e dignità a un popolo in resistenza» e che ben rappresenta lo spirito del festival: un cinema che interroga, denuncia, illumina.

Un festival che costruisce ponti

«AmiCorti nasce con l’obiettivo di offrire uno spazio libero, umano e necessario – ha proseguito Ntrita Rossi – dove il cinema possa raccontare l’anima del nostro tempo. In questa edizione, rinnoviamo il nostro impegno a sostenere le voci indipendenti, quelle che con autenticità e coraggio riescono a generare consapevolezza e cambiamento».

Parole condivise anche dal sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, che ha salutato con entusiasmo il ritorno della rassegna nella cittadina abruzzese: «AmiCorti rappresenta un’occasione preziosa per valorizzare il nostro territorio, rafforzare l’offerta turistica e culturale e promuovere nuove sinergie future».

I film in gara per la Fragola d’Oro

Anche quest’anno, il prestigioso premio “Fragola d’Oro” sarà assegnato al miglior film in concorso. Tra le opere selezionate figurano:

  • The Yellow Cloak di Adrian Tsang (Regno Unito) – un thriller psicologico sull’angoscia e la resilienza;
  • Flat Spot di Wayne Blouzdis (USA) – il percorso di redenzione di uno skater tra arte e passione;
  • Hearts of Stone di Tom Van Avermaet (Belgio) – un’intensa riflessione sull’arte come urgenza esistenziale;
  • Better Tomorrow di Sharvi M (India) – il racconto di una difficile rinascita personale;
  • Marianna di Luigi Di Domenico (Italia) – una storia di legami e rivoluzione ecologista;
  • Ice Breath di Leonard Alecu (Romania) – un documentario visivo sul futuro dei ghiacciai;
  • Darcine’s Day di Aaron Goffman (USA) – un affresco urbano tra marginalità e speranza;
  • Rebajicun di Chen Yongkang (Cina) – un incontro tra tradizione e globalizzazione;
  • In the Future, Justice is No Longer Blind di Wilcox & Muntzir (USA) – un’ipotesi distopica sul diritto post-umano;
  • Chrysalis di Angelo Donzella (Italia) – metafora di sopravvivenza e rinascita;
  • Silent Night di Michał Cygan (Regno Unito) – la forza della comunicazione oltre il silenzio;
  • Piezas di Pilar Ordóñez (Spagna) – un mosaico drammatico di vite spezzate;
  • The Ghost Wolves di Erika Errante Baruffaldi (Italia) – musica e tecnologia in un racconto visionario;
  • Who’s Gonna Take the Weight? di Rico Speight (USA) – sulla condizione del corpo nero nella società contemporanea;
  • Dianne Bartlow di Dianne Bartlow (USA) – un viaggio queer attraverso la storia di Josephine Baker;
  • Okhaldhunga di Marcel Weiß (Germania) – una scuola in Nepal come simbolo di speranza.

Con un programma denso di stimoli, una selezione internazionale di opere di qualità e ospiti di grande prestigio, AmiCorti International Film Festival 2025 si conferma come un crocevia di storie, idee e visioni. Un festival che sceglie la strada dell’impegno e dell’empatia, dando voce a un cinema capace di cambiare lo sguardo sul mondo.

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