Matera si prepara a rivivere l’atmosfera epica e spirituale che aveva segnato “The Passion of the Christ” (La passione di Cristo). A distanza di oltre vent’anni dal primo capitolo, Mel Gibson è tornato nella città dei Sassi per un sopralluogo tecnico in vista dell’attesissimo sequel, “The Resurrection of the Christ”.
Il regista statunitense, accompagnato da membri della produzione, ha visitato alcune delle location simbolo del centro storico lucano, già trasformate in passato nella Gerusalemme del primo secolo. Il progetto, le cui riprese partiranno ad agosto negli studi romani di Cinecittà, prevede anche un’estesa fase di lavorazione in esterni nel Sud Italia.
Oltre a Matera, la troupe si sposterà in Puglia, toccando il centro storico di Ginosa, i paesaggi rupestri di Altamura e l’imponente Gravina di Laterza. Una scelta che conferma il fascino senza tempo delle ambientazioni naturali del Mezzogiorno, già più volte selezionate da produzioni internazionali per la loro suggestione scenografica.
“La Resurrezione di Cristo”, che riprenderà la narrazione dal momento immediatamente successivo alla crocifissione, si preannuncia come un’opera ambiziosa e destinata a far discutere, proprio come il suo predecessore. Con questo nuovo capitolo, Gibson intende esplorare le conseguenze spirituali e politiche dell’evento che ha segnato la nascita del cristianesimo.
Il ritorno del cineasta americano in Basilicata rappresenta un’ulteriore conferma della centralità di Matera e della Puglia nei grandi progetti del cinema internazionale. La città dei Sassi, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, si afferma così ancora una volta come set naturale tra i più evocativi al mondo.
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